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Cosa significa la sigla PMU

Cosa significa la sigla PMU

Sempre più spesso nel mondo della cosmetica e dell'estetica si sente parlare di PMU, ma cosa significa?
PMU è l'acronimo di "Permanent Make Up", tradotto letteralmente dall'inglese in "Trucco permanente".

E' una pratica all'avanguardia che si è diffusa negli ultimi anni ed è in continua ascesa, alla cui base c'è la tecnica del tatuaggio. Questa tecnica viene quindi utilizzata per "truccare" il viso, definendo i tratti, marcando i contorni e correggendo imperfezioni di sopracciglia, occhi, labbra. Si sono aggiunti poi negli ultimi anni anche trattamenti atti a coprire cicatrici o addirittura a simulare capigliature più folte, intervenendo con il disegno sul cuoio capelluto di soggetti tendenti a calvizie.

In realtà, benchè il nome faccia pensare a una soluzione definitiva e, appunto, permanente, non è propriamente così. Al contrario infatti di un tatuaggio vero e proprio, nell'ambito di PMU si effettuano dermopigmentazioni che hanno una durata più limitata nel tempo rispetto a un classico tatuaggio, e sono destinate a svanire progressivamente.

Tutto ciò avviene in maniera molto lenta e graduale, ecco perchè viene trasmesso comunque il concetto di un tatuaggio definitivo. L'unico accorgimento è quello di dover ricorrere periodicamente a delle ribattiture del disegno, per ridare definizione e "spessore". C'è da considerare comunque che anche i tatuaggi puramente decorativi sul resto del corpo non sono immuni al trascorrere del tempo; spesso sbiadiscono, si sbavano i contorni, e hanno bisogno di manutenzione.

Il fatto stesso che la tela su cui si lavora è costituita dalla pelle, spiega bene il motivo per cui i tatuaggi non sono mai immutabili nel tempo. La pelle si modella, si tira, si logora e si rigenera, insomma, è viva; di conseguenza tutti i tatuaggi, tra cui il PMU, subiscono delle variazioni a distanza di tempo dal loro primo disegno.

Vediamo di che cosa si tratta?

In che cosa consiste la dermopigmentazione? Si tratta di piccole incisioni sulla pelle, in cui viene depositato il pigmento. La tecnica prevede l'utilizzo di macchinette elettriche professionali, simili a dermografi, che hanno al loro interno un ago (o un insieme di aghi) e che lavorano facendo muovere questo ago in modo che penetri ritmicamente nell'epidermide, entrando solo a livello superficiale.

L'ago, entrando nella pelle, genera quindi un foro in cui andrà a depositare l'inchiostro di cui è intriso. Il pigmento si deposita così nello strato cutaneo superficiale e si "fissa" all'interno di esso. Il risultato è quello di avere una serie fittissima di questi "fori" saturi di pigmento, che andranno a costituire il nostro disegno.

Gli aghi disponibili sono differenti per forma, lunghezza e spessore, e ognuno genera un tratto diverso rispetto agli altri. E' possibile quindi ottenere numerosi effetti differenti, a seconda del risultato che si vuole ottenere. Ovviamente si possono combinare aghi di diverso tipo nello stesso lavoro, ciò permette all'operatore di avvicinarsi il più possibile a un effetto naturale.

Ricordiamoci infatti che solitamente la clientela che si avvicina al PMU richiede risultati naturali, che "non si notano", e questo è possibile grazie alla manualità dell'operatore che svolge il lavoro e alla qualità della strumentazione utilizzata in studio.
La tecnica del PMU viene impiegata su varie parti del viso:

  • Sopracciglia: probabilmente è il trattamento più richiesto a oggi negli studi estetici. Tratto fondamentale per definire il volto e la sua espressività, la cura della sua forma è di fondamentale importanza, soprattutto negli ultimi anni in cui c'è una vera e propria "cultura" delle sopracciglia. Grazie al PMU donne e uomini possono ottenere delle arcate sopraccigliari folte, dall'aspetto pieno e ben definite. Il vantaggio di avere sopracciglia dermopigmentate è che ci si può tranquillamente dimenticare del loro trucco quotidiano in quanto appaiono sempre delineate e in ordine. L'unico accorgimento è quello di provvedere periodicamente alla rimozione dei peli superflui che crescono all'esterno del disegno.
  • Occhi: in questo caso si va a definire l'occhio così come si farebbe con un tradizionale make up con prodotti cosmetici. Si può quindi andare a definire rima superiore o inferiore con una linea di eye-liner, oppure correggere piccole imperfezioni o asimmetrie. Ovviamente l'intensità del risultato è modulabile, in funzione della richiesta del cliente.
  • Labbra: si tratta di un trattamento anch'esso molto in voga negli ultimi tempi, grazie alle più recenti tendenze estetiche che puntano su labbra piene e ben definite, ma dall'aspetto naturale. Anche in questo caso l'effetto è modulabile nell'intensità e nel colore. Il vantaggio della dermopigmentazione alle labbra è che possiamo comunque giocarci sopra con rossetti o tinte ogni volta che si vuole cambiare temporaneamente aspetto.
  • Viso in generale: è questo il caso del PMU usato per ricreare delle finte lentiggini, o per aumentarne il numero quando già in presenza. Con questa tecnica si vanno a disegnare le efelidi in maniera più o meno intensa e diffusa, anche qui a discrezione e scelta del cliente.
  • Cicatrici e imperfezioni: non solo un uso puramente estetico quindi, ma anche funzionale. In caso di cicatrici evidenti o imperfezioni (su viso o resto del corpo, per esempio smagliature), si può ricorrere al PMU per ridurre l'aspetto di questi segni. In ambito più "medicale", viene utilizzata questa pratica anche per camuffare le macchie di vitiligine o per ricostruire per esempio il disegno e la forma dell'areola mammaria, in tutti quei casi di interventi a seguito di malattie oncologiche.
  • Capelli: grazie al PMU si può intervenire sui casi di soggetti affetti da calvizie parziale. Si usa il PMU per andare a disegnare i peletti, ovvero i capelli, nelle zone dove non sono presenti, donando al soggetto la parvenza di una capigliatura più folta e piena, senza dover ricorrere a trattamenti più drastici o impegnativi.

Come si esegue?

Veniamo ora al lato pratico del PMU, e scopriamo insieme in cosa consiste e le varie metodologie di esecuzione. Di fatto, la metodologia è uguale a quella dei tatuaggi tradizionali. Si procede inizialmente con la disinfezione accurata della zona da trattare. Si esegue poi il disegno preliminare sulla pelle, attraverso l'utilizzo di matite o simili; questo disegno sarà la base per il successivo tatuaggio che andrà a ricalcare la traccia delineata, una volta stabilita e concordata definitivamente tra operatore e cliente.

In seguito si esegue il tatuaggio il quale richiede particolare precisione e attenzione nell'esecuzione. Una volta terminata l'incisione, si procede con la pulizia del pigmento in eccesso e con la disinfezione e applicazione di prodotti specifici per la cura dei tatuaggi appena eseguiti. Ricordiamo che è di fondamentale importanza mantenere il tatuaggio in buone condizioni fino a completa guarigione. Evitare quindi di bagnare con acqua, di sfregare o trattare la zona interessata, procedere regolarmente con l'applicazione di creme e gel specifiche solo dopo aver lavato con cura le mani (ricordiamo che si tratta pur sempre di incisioni della cute, anche se di piccola dimensione). Per garantire risultati ottimali noi di Pin Up Tattoo Supply offriamo materiali per la dermopigmentazione di prima qualità, tutti controllati e certificati.

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